LA

SINAGOGA DI FIRENZE

“Nel corso dei secoli l’arte ebraica ha avuto uno sviluppo intimamente legato alle vicende e alle peregrinazioni del popolo, da un lato, e alla tradizione e alle esigenze religiose dall’altro: questi fattori hanno sempre condizionato le forme e le varie espressioni artistiche … anche se l’unica manifestazione architettonica degli Ebrei fu la Sinagoga.” (U. Fortis , Ebrei e Sinagoghe)

Visitare la sinagoga 

Per acquistare i biglietti per la Sinagoga ed il Museo Ebraico visita la biglietteria ufficiale tramite il nostro sito dedicato jewishflorence.it

Il Museo ebraico e la Sinagoga di Firenze sono aperti al pubblico con i seguenti orari

Orari Museo
da giugno a settembre:
da domenica a giovedì 10.00-18,30
venerdì 10.00 – 17.00
la biglietteria chiude 45 minuti prima

da ottobre a maggio:
da domenica a giovedì 10.00-17,30
venerdì 10.00- 15.00
la biglietteria chiude 45 minuti prima

 

COME ARRIVARE

Via Farini 6, Firenze (FI)
Bus: Linee 6, 14, 23, 31, fermata Colonna 01

INFO E PRENOTAZIONI

 

PREZZI
Intero: €6.50
Ridotto: € 5.00

Ragazzi dai 6 ai 14 anni; studenti dai 15 ai 26 anni *; giornalisti *; gruppi prenotati, possessori di un biglietto della Sinagoga e Museo Ebraico di Siena * o del Museo Ebraico di Venezia *

Gratuito: bambini fino a 6 anni; disabili; accompagnatore disabili; Firenze Card in corso di validità; accompagnatori gruppi: 2 insegnanti ogni 20 studenti; 1 accompagnatore per gruppo (ogni 20 persone) adulti

info: https://www.jewishflorence.it  firenzebraica@operalaboratori.com

Da vari anni ormai l’ Opera del Tempio Ebraico di Firenze fondata da Enzo Tayar, con Carlo Sadun, e con segretario l’Avv. Andrea Torricelli e altri, ha sviluppato varie iniziative per il restauro della Sinagoga di Firenze: http://www.operadeltempio.it

Inaugurata nel 1882, qualche anno dopo l’Emancipazione degli ebrei italiani, avvenuta nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia, è uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco con elementi arabi e bizantini, che caratterizza sia l’esterno, con l’imponente facciata rivestita di lastre di travertino bianco e di pietra calcarea rosa, la cupola centrale e quelle delle torri laterali rivestite in rame (in origine dorate), i portali in legno di noce, sia gli interni e gli arredi in legno.

Della necessità di un Tempio adeguato alla Comunità fiorentina si iniziò a discutere già alla fine del 1847, ma le difficoltà di disporre di somme sufficienti bloccarono per diversi decenni qualsiasi iniziativa. Decisivo, nel 1868, fu il testamento del Cav. David Levi, che legò le sue sostanze alla costruzione di un “Tempio monumentale degno di Firenze”. Nel novembre 1870 furono incaricati del progetto gli architetti Falcini, Treves e Micheli.

La scelta del luogo seguì un lungo dibattito che vide contrapposti coloro che volevano mantenere il luogo di culto nel centro della città, e chi lo voleva in una zona più periferica. La seconda ipotesi prevalse e fu scelto il quartiere della “Mattonaia”, ancora dentro le mura cittadine ma in cui l’espansione edilizia non aveva coperto i terreni rimasti ad orti e giardini. Il nuovo Tempio di Firenze fu inaugurato il 24 ottobre 1882.

A ispirarne la costruzione contribuì il clima dell’Emancipazione, momento cioè in cui si verificarono due processi apparentemente opposti, ma in realtà assai legati tra loro: l’assimilazione dei modelli basilicali cristiani e delle antiche Sinagoghe spagnole, e la ricerca di una identità ebraica che si mostrasse all’esterno anche attraverso un’architettura con caratteri propri. Il risultato d’insieme, letto nell’ottica dell’Eclettismo di fine Ottocento, fu qualcosa di nuovo, che unì elementi moreschi, romanici e bizantini.

La facciata, tripartita nel senso della larghezza e della lunghezza, è ricoperta di blocchi di pietra bianca e rosa. Tre gli ingressi frontali, scanditi da archi moreschi. L’aula di culto è a pianta quadrata con due navate laterali e abside sul fondo, entro la quale è situato l’Aron ha-Kodesh ricoperto di mosaico veneziano; le pareti sono dipinte ad arabeschi lumeggiati d’oro e a motivi geometrici, opera di Giovanni Panti. La grande cupola, che misura all’esterno 47 metri e all’interno 34, domina l’incrocio dei bracci; è divisa in spicchi con monofore chiuse da grate di legno, così come l’occhio centrale che dà luce al centro dell’aula.

Le panche, il podio, il pulpito e le lampade bronzee sono state disegnate secondo un progetto unitario e sono state affidate alle più importanti manifatture fiorentine.
Il Tempio, nel suo complesso, è considerato uno degli edifici più belli e armoniosi dell’Ottocento italiano, testimonianza straordinariamente importante della storia degli ebrei fiorentini. Le strutture decorative sono ispirate ai repertori che circolavano numerosi in Italia e all’estero, facendo della Sinagoga fiorentina un edificio perfettamente aggiornato sulle novità europee.

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