Le tre settimane sono un periodo del calendario ebraico compreso fra i digiuni del 17 di Tammuz e di Tisha be’Av.
Sono tradizionalmente tre settimane di riflessione e lutto, soprattutto l’ultima, all’approssimarsi del digiunto del 9 di Av (Tisha beAv, in ebraico) che commemora la distruzione del primo e del secondo tempio, e il conseguente inizio dell’esilio ebraico.

Il Balagàn affronta a suo modo questa ricorrenza:
Il 17 la conversazione che apre la serata sarà dedicata alla distruzione
del secondo tempio, presentando il libro di Feuchtwanger;
il 24 sarà il turno di parlare di diaspora ebraica, da un punto di vista molto
particolare: il ruolo della minoranza ebraica (e delle altre minoranze) nella
costruzione dell’immaginario occidentale, riflettendo sulla comunità ebraicai in America negli anni ’60, la nascita del beat;
il 31 si parlerà di Shoah, ma da un’angolazione profonda e al tempo stesso surreale, e senz’altro imprevedibile: i testi di George Tabori.

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