Quest’anno Tishabeav cadrà (posticipato) sabato sera 21 luglio ’18.

Shabbat 21 luglio
Al termine di Musaf, dopo il Kiddush, lezione incontro con Rav Amedeo Spagnoletto

Ore 13,30 Minchà

Non ci sarà al Tempio la seuda shelishit.

A differenza del solito, si potrà prendere il digiuno mangiando senza i limiti consueti e includendo vino e carne nel pasto, avendo attenzione di finire entro le 20,50

Ore 21,41 termine Shabbat
Ore 22,10 Arvit Tishabeav al Tempio (per dar modo a tutti di venire anche con i mezzi)

Domenica 23 luglio
Ore 8,30 shachrit

Ore 9,30: Lettura femminile di Meghillat Echà al Tempio Margulies

appena terminata la funzione si dedicherà la mattinata al giro dei cimiteri con rientro in comunità entro le 13,50 per minchà.

Ore 10.45 circa: Cimitero di Via di Caciolle 13
Ore 11,30 circa: Cimitero di Viale Ariosto 16
Ore 12,15 circa: Cimitero Americano – via Cassia in località Falciani
Ore 13,00  circa: Cimitero di Guerra -Florence War Cemetery –  Via Aretina, 38 – Girone Compiobbi
Ore 13,50 minchà
Ore 21,23 Termine digiuno

Chi verrà al giro dei cimiteri ed ha disponibilità di posti in auto, (o ha necessità di un passaggio) è pregato di comunicare la propria presenza in modo da rendere possibile a tutti la partecipazione.

Alcune regole di Tishabeav

A Tish’à beav ricordiamo la distruzione del primo e del secondo tempio di Gerusalemme, oltre a tante altre sventure capitate al popolo ebraico.

Di Tish’a beav a partire dal tramonto e fino alla sera successiva secondo l’orario, vige il divieto di mangiare e bere, lavarsi, ungersi, calzare scarpe di cuoio e avere rapporti.
Tutti gli adulti dopo il Bar/Bat mizvà sono obbligati con l’esenzione di coloro che sono malati, delle donne in gravidanza e che allattano. Se si assumono medicine è bene osservare la massima attenzione e non prendere autonomamente iniziative e rigori senza consigliarsi prima con il medico ed il rabbino. Si ricorda che la salute e la vita sono fra i valori più grandi nell’ebraismo.
Al mattino, la netilat Yadaim si fa gettando l’acqua fino all’attaccatura delle dita al palmo della mano.
Ma se uno ha le mani sporche, può lavarle fino a rimuovere il sudicio.
Al mattino si indossa l’arbang kanfod (talled katan) senza dire la berachà e non si indossano talled e tefillin.
A minchà si indossano entrambi con berachà.
È vietato studiare Torà, mentre è consentito meditare e leggere i brani del Tanach che ricordano le sventure come il libro delle Lamentazioni e alcuni passi di Geremia ed il libro di Giobbe.
È uso non lavorare di Tishabeav, se proprio necessario, si può essere meno rigorosi dal pomeriggio.
È buon uso visitare i cimiteri ebraici, soprattutto quelli in cui di solito non ci si reca.
Al termine del digiuno dopo recitato arvit si fa avdalà sul solo vino (senza lume, ne besamim) e si recita la birkhat ha-levanà.

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